I verbali redatti dalla Polizia Municipale non necessariamente riguardano le infrazioni al codice della strada, bensì possono riferirsi anche a comportamenti che violano ulteriori e differenti norme nazionali, regionali o locali le quali comportano comunque l'applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie.
A titolo di esempio, rientrano in queste categorie di sanzioni amministrative le violazioni in materia di:
- errato conferimento dei rifiuti;
- commercio su aree pubbliche e private;
- pubblici esercizi;
- regolamenti e ordinanze comunali;
- altro.
Il verbale viene elevato nei confronti del trasgressore (colui che ha commesso la violazione) e/o dell'obbligato in solido qualora presente (proprietario, titolare di autorizzazione).
Il verbale di accertamento deve essere pagato entro 60 giorni dalla contestazione o dalla notifica.
In assenza del pagamento entro 60 giorni e in mancanza della presentazione degli scritti difensivi, l'autorità competente emetterà ordinanza d'ingiunzione di pagamento.
L’ordinanza ingiunzione emessa deve essere pagata entro 30 giorni dalla notifica seguendo la modalità di pagamento in essa indicate. È ammesso il ricorso avverso l'ordinanza presso l'Autorità Giudiziaria competente nei termini di legge.
Riscossione coattiva
Nel caso in cui l'ordinanza ingiunzione non venga pagata nei termini, la somma dovuta viene iscritta a ruolo e recuperata tramite Agenzia delle Entrate Riscossione, mediante l'emissione di una cartella di pagamento. In essa viene anche contabilizzata una maggiorazione del 10% per ogni semestre.