Descrizione
L'emergenza sanitaria Covid19 cambia il modo di smaltire i rifiuti di casa: facciamo più attenzione
Dopo un parere espresso dall'Istituto Superiore di Sanità al Ministero della Salute, è stato diramato un documento che illustra le nuove linee di indirizzo per lo smaltimento di rifiuti extra ospedalieri dalle abitazioni private, prodotti dal pazienti positivi al coronavirus in isolamento domiciliare. Il consueto smaltimento nei contenitori per i rifiuti urbani potrebbe creare problemi di salute per i cittadini e gli operatori addetti alla raccolta.
Il provvedimento divide in due tipologie la raccolta dei rifiuti: quelli cosiddetti urbani prodotti nelle nostre abitazioni dove soggiornano in questo periodo soggetti positivi al tampone che si trovano in isolamento o in quarantena obbligatoria. I rifiuti urbani prodotti dalla popolazione non soggetta a quarantena devono continuare a essere smaltiti con la normale raccolta differenziata come spiega l'infografica allegata. In caso di restrizioni, i rifiuti devono essere raccolti nel contenitore dell'indifferenziata, indipendentemente dalla loro natura (compresi fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti).
Inoltre chi fosse risultato positivo al tampone dovrà utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro, all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata. Una circolare a firma dell’Unità di Crisi “Emergenza coronavirus Covid 19, indicazioni sul trattamento dei rifiuti urbani”, è stata inviata dalla Regione Piemonte, alla Città Metropolitana di Torino, alle Province, a tutti i Comuni, alle Prefetture e agli otto Consorzi di Bacino presenti sul territorio metropolitano.
Acsel ha inoltre sospeso il servizio di ritiro degli ingombranti sul territorio. Potranno comunque essere conferiti direttamente all'Ecocentro.
Dopo un parere espresso dall'Istituto Superiore di Sanità al Ministero della Salute, è stato diramato un documento che illustra le nuove linee di indirizzo per lo smaltimento di rifiuti extra ospedalieri dalle abitazioni private, prodotti dal pazienti positivi al coronavirus in isolamento domiciliare. Il consueto smaltimento nei contenitori per i rifiuti urbani potrebbe creare problemi di salute per i cittadini e gli operatori addetti alla raccolta.
Il provvedimento divide in due tipologie la raccolta dei rifiuti: quelli cosiddetti urbani prodotti nelle nostre abitazioni dove soggiornano in questo periodo soggetti positivi al tampone che si trovano in isolamento o in quarantena obbligatoria. I rifiuti urbani prodotti dalla popolazione non soggetta a quarantena devono continuare a essere smaltiti con la normale raccolta differenziata come spiega l'infografica allegata. In caso di restrizioni, i rifiuti devono essere raccolti nel contenitore dell'indifferenziata, indipendentemente dalla loro natura (compresi fazzoletti, rotoli di carta, teli monouso, mascherine e guanti).
Inoltre chi fosse risultato positivo al tampone dovrà utilizzare due o tre sacchetti possibilmente resistenti, uno dentro l’altro, all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata. Una circolare a firma dell’Unità di Crisi “Emergenza coronavirus Covid 19, indicazioni sul trattamento dei rifiuti urbani”, è stata inviata dalla Regione Piemonte, alla Città Metropolitana di Torino, alle Province, a tutti i Comuni, alle Prefetture e agli otto Consorzi di Bacino presenti sul territorio metropolitano.
Acsel ha inoltre sospeso il servizio di ritiro degli ingombranti sul territorio. Potranno comunque essere conferiti direttamente all'Ecocentro.
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Ultimo aggiornamento pagina: 17/03/2020 11:17:00